mercoledì 9 aprile 2008

Champions', Chelsea e Liverpool in semifinale


Rispettato ogni pronostico. Nonostante la sconfitta patita ad Istambul all'andata, il Chelsea di Avram Grant ha domato il Fenerbache per due reti a zero a Londra, con le reti del tedesco Ballack in avvio di partita e con il sigillo finale di Lampard, che sulla linea di porta ha spinto in rete un delizioso assist servito dal ghanese Essien.

Ad Anfield il Liverpool ha dato vita ad uno strepitoso match con l'Arsenal. Alla fine i Reds dello spagnolo Benitez si sono imposti per quattro reti a due, ottenendo così il semaforo verde per la semifinale, dove incontreranno proprio i connazionali del Chelsea.
Gara vibrante, con i londinesi che si portano per primi in vantaggio con Diaby. Il Liverpool accusa il colpo, ma cerca di riorganizzarsi ed intorno alla mezz'ora trova il momentaneo pareggio con un perentorio stacco di testa del finlandese Hippya.
La ripresa vede i Reds partire subito forte, alla ricerca del gol qualificazione. Intorno al 60' ecco la perla del Nino Torres che controlla un bel pallone sul lato corto dell'area di rigore alla destra di Almunia, evita la marcatura dello svizzero Senderos e scarica un destro violentissimo che s'insacca sotto l'incrocio dei pali. L'estremo difensore dell'Arsenal non accenna neppure la parata, può solo ammirare il gesto tecnico del forte attaccante spagnolo, che poi corre ad esultare sotto la Kop (la curva dei tifosi del Liverpool) e va giù, scivolando sulle ginocchia come un torero.
Anfield è una bolgia, la qualificicazione è in pugno. Sembra fatta, ma Wenger gioca il tutto per tutto. Manda in campo il giovane talento Teo Walcott e l'olandese Van Persie, al posto di Ebuè e Diaby. Subito dopo Adebayor si mangia un gol, ma i Gunners sanno che devono provarci fino al termine. Benitez toglie Crouch per Babel, con l'intento di coprirsi. A cinque minuti dallo scadere, proprio il neoentrato Walcott s'inventa una fuga dalla propria area di rigore sino a quella avversaria, evitando i ritorni di marcatura degli avversari. Giunto in area serve al centro un invitante rasoterra ad Adebayor che si fa perdonare l'errore commesso qualche istante prima e trafigge con un piattone a fil di palo Reina. A questo punto Anfield è gelato. L'Arsenal con il due a due si qualificherebbe. E' giusto usare il condizionale, perchè non è finita. Palla al centro e Liverpoll di nuovo tutto in avanti: azione perentoria dell'olandese Babel sulla sinistra, Tourè l'ostacola in area, Babel va a terra. Per l'arbitro è calcio di rigore: umori contrastanti, sull'altalena. Ora sono i giocatori dell'Arsenal a disperarsi e ad avere le mani nei capelli. Giocatori e tifosi del Liverpool trattengono il fiato, in attesa che capitan Gerrard batta la massima punizione dagli undici metri. Il buon vecchio Steven si prende le responsabilità da capitano e scaglia un violento destro sotto la traversa, battendo Almunia e facendo esplodere lo stadio. Inutili gli assalti finali dei londinesi, nel recupero Babel scatta in contropiede, resiste al ritorno di Fabregas e infila Almunia per la quarta volta, chiudendo il discorso qualficazione. Tre partite in tre giorni fra campionato e Champions League per Liverpool ed Arsenal, ma alla terza è stato spettacolo vero. Che partita!

| supporto tecnico: Fuorimercato |

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