sabato 12 giugno 2010

Grecia arrendevole, la Sud Corea non perdona


La Grecia, che non ha mai vinto una gara ai campionati del mondo, deve rinviare l’appuntamento con il primo successo della sua storia. A Port Elizabeth, nella prima sfida del gruppo B, i campioni d’Europa del 2004 cedono il passo ai sudcoreani senza opporre resistenza.

Bastano solo sei giri d’orologio alla formazione asiatica per portarsi in vantaggio. Seitaridis commette fallo all’altezza della bandierina del corner e sugli sviluppi del calcio piazzato, la retroguardia ellenica si dimentica completamente di Lee Yung che da pochi passi batte Tzorvas. La formazione di Otto Rehhagel prova a reagire, ma lo fa in maniera disordinata e poco incisiva. Charisteas in avanti si muove poco ed è mal assistito, Gekas (capocannoniere della Bundesliga 2006-07 con la maglia del Bochum) e Karagounis non riescono a rendersi quasi mai pericolosi e l’unico che prova a dare un po’ di brio alla manovra biacazzurra è Samaras, che dopo un quarto d’ora dall’inizio della ripresa verrà sostituito da un inconcludente Salpingidis.

Nel secondo tempo la musica non cambia. È sempre la Corea del Sud a fare la partita, trascinata da un infaticabile Park che al 7’ firma il raddoppio che di fatto manda in ghiaccio la partita. L’esterno del Manchester United raccoglie una corta respinta della retroguardia coreana e dalla trequarti di campo lascia partire un missile che non dà scampo a Tzorvas. Il finale è un monologo dei coreani che impartiscono una lezione tecnico-tattica alla vecchia e compassata Grecia di Rehhagel.

| supporto tecnico: Fuorimercato |

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