venerdì 11 giugno 2010

Inaugurazione Sud Africa 2010


La tristezza prima della festa. Con la morte nel cuore, si apre la diciannovesima edizione del campionato del mondo di calcio, la prima organizzata in quello che i nostri antenati chiamavano continente nero, l'Africa. Nelle prime ore di questo venerdì di giugno una pronipote di Nelson Mandela, leader storico della lotta all'apartheid, è rimasta coinvolta in un incidente stradale, perdendo prematuramente la vita a soli tredici anni. In segno di lutto l'ex presidente del Sudafrica ha annullato la prevista partecipazione alla partita inaugurale.

La tragedia però non ha fermato lo show. La cerimonia d'apertura della kermesse continentale ha così avuto inizio poco dopo le 14.00, colorando il "Soccer City" di Johannesburg di fronte a oltre venti Capi di Stato. 1500 figuranti hanno raffigurato con balli e canti le tradizioni dell'Africa. Nel corso dello spettacolo è stato reso omaggio alla cantante Miriam Makeba, un'icona della musica africana. Tra i numerosi artisti che si sono esibiti il cantante algerino Khaled e uno dei più grandi trombettisti viventi, il sudafricano Hugh Masekela. L'assordante suono delle vuvuzela, le tipiche trombette sudafricane, ha fatto da sfondo a tutta la cerimonia. Una festa bella, ma semplice: ed è proprio la semplicità il valore preponderante di questo mondiale organizzato per la prima volta da uno stato africano, la semplicità di chi per anni ha dovuto lottare per sopravvivere non solo dal punto di vista fisico, ma anche morale, ingoiando bocconi amari e dovendo fare i conti quotidianamente con una dura realtà, una realtà che li considerava diversi.

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